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Partiamo da Varese alle h 7:00 per un’escursione in Val Formazza e precisamente da Riale (1728 m) al Lago Toggia (2191 m).
La Val Formazza (VB) si trova nella zona più settentrionale del Piemonte, dove una parte del territorio forma un piccolo triangolo che si insinua tra le montagne e confina con i territori svizzeri del Vallese e del Canton Ticino. Risalendo la Val Formazza, si scoprono numerosi motivi di interesse legati alla natura di queste montagne e agli uomini che le hanno abitate. Il comune di Formazza è formato da più frazioni: Chiesa o Andermatten (1234 m), San Michele o Tuffalt (1265 m), Valdo o Wald (1274 m) e Ponte o Zumstäg (1280 m) in cui ha sede il Comune, e fu il primo paese a sud delle Alpi abitato dai Walser.
L'origine di questo popolo risale al
secolo VIII, quando dalle rive del Reno, "gli Alemanni si diressero verso le Alpi, insediandosi inizialmente in zone di media altitudine, per poi spostarsi man mano sempre più in quota, occupando spazi che malgrado il lungo inverno, consentivano ancora una rudimentale agricoltura, costituita per la maggior parte dagli allevamenti. Costoro estesero lentamente la loro pacifica occupazione dall’Oberland bernese al passo del Grimsel e all’altopiano del Goms, conducendo una vita povera ma dignitosa e pacifica. Questo sino a quando i vassalli delle regioni italiane confinanti, spinti da guerre e contese comunali, cercarono spazi di espansione verso le Alpi, dove trovarono un popolo di pastori ben organizzato e autosufficiente, la cui presenza rese le alte montagne economicamente redditizie, e politicamente interessanti. Dal Vallese, i Walser passarono da un luogo all’altro come servi dei signori proprietari del territorio, mantenendo, strada facendo, la loro autonomia amministrativa ed etnica. La Val Formazza, quella del Sempione, le valli grigionesi, la valle d’Aosta e le sue diramazioni, le Valli del Monte Rosa hanno conosciuto la colonizzazione dei Walser che nei secoli, più di altri popoli alpini, hanno saputo, pur nella grande semplicità della loro esistenza, mantenere un’identità culturale e sociale pressoché unica e contribuire in modo determinante alla sopravvivenza dell’ambiente alpino” (fonte Wikipedia). Due sono gli insediamenti Walser più importanti tra la Valle Antigorio e la Val Formazza, quello di Salecchio e quello di Formazza. Qui si può ancora vedere l’espressione massima dell’eredità Walser, nelle abitazioni, nell’urbanizzazione, nelle tradizioni superstiti, nei manufatti ed anche nell’ordinamento amministrativo dei comuni. La Valle Formazza, in località La Frua (1861 m), è caratterizzata da quel che viene considerato il "più bel salto delle Alpi": la Cascata del Toce. Seconda in Europa per altezza, infatti ha un salto d’acqua di 143 metri per un fronte massimo, alla base, di 60 metri. Le acque, utilizzate per scopi idroelettrici, dal fiume Toce raggiungono il Bacino di Morasco, e immesse in parte in una condotta forzata, alimentano la cascata solo in determinati giorni e fasce orarie del periodo estivo. Presso la sommità del salto si trova lo storico Albergo del Salto. Progettato dall’architetto Piero Portaluppi, uno dei massimi esponenti dello stile Decò, venne costruito nel 1923 per accogliere gli appassionati di escursioni tra montagne e ghiacciai. A fianco di questa storica struttura sorge anche una chiesetta dedicata alla Madonna della Neve, risalente al 1621.
Arriviamo a Riale (1728 m) alle h 8:30 ed indossati gli scarponi ci incamminiamo lungo la strada che sale con continui tornanti. La giornata non è molto bella, il cielo ricoperto di nuvole rende il paesaggio piatto e privo di colori. Dall’alto è ben visibile il villaggio di Riale o Charbäch con le tipiche case in legno e tetti in pietra. A svettare su tutto c'è la piccola e isolata chiesetta, eretta in ricordo di quella di Morasco che è rimasta sotto le acque del lago artificiale.
Alle h 11:40 arriviamo al lago Toggia (2191 m), facciamo in fretta qualche foto, soffia un forte vento freddo e ci incamminiamo verso il Rifugio Maria Luisa (2157 m) per fare lì una breve sosta. Raggiungiamo il rifugio di proprietà del CAI di Busto Arsizio che in questo periodo è chiuso, beviamo del te caldo e riprendiamo il cammino. Alle h 12:45 siamo a Riale e decidiamo di cercare un ristorante per mangiare qualcosa. Ci fermiamo al “Walser Schtuba”, un’antica locanda Walser ben ristrutturata. L’ambiente tradizionale è caldo ed accogliente. La cucina locale della Val Formazza si alterna alle migliori ricette nazionale e internazionali. Noi ci accontentiamo dell’ottima polenta e brasato e dopo un buon caffè che consumiamo al bar, raggiungiamo la macchina e riprendiamo la strada del ritorno. |
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